Stili e Tendenze
Quali sono le tendenze e gli stili più immortalati sulle pagine delle riviste o dei blog di arredamento e di interior design in questo primo scorcio dell’anno?
Tra le parole d’ordine ci sono ancora l'ecologia e la sostenibilità, anche sull'onda delle recenti manifestazioni contro il cambiamento climatico che hanno visto scendere in piazza milioni di giovani in tutto il mondo: in primo piano ovviamente il legno, soprattutto nell’ambito del riuso e del riciclo (bancali, OBS, tavole da carpenteria, ecc.).
Ma in una società dove tutto è sempre più veloce - ed effimero, per non dire precario - il lento vivere è l'arte di decomprimere e di tornare alle origini mentre si oltrepassa la soglia della casa, ovvero il luogo dove dobbiamo imparare a dedicare più tempo a noi stessi. Ecco dunque spiegato il successo dell’Hygge, lo stile di vita scandinavo che privilegia la semplicità e il calore dei materiali naturali, apprezzato per la sua filosofia minimalista ('vivere con meno ed essere felici') ma anche per il comfort; stavolta nella sua versione anni Sessanta, con mobili dagli spigoli smussati e arrotondati.
Resistono poi l'immortale etno-chic - siamo o non siamo nell'epoca della globalizzazione? - e l'industrial vintage, con i suoi muri scrostati, le grandi vetrate in ferro e i mattoncini dipinti di bianco da loft a Tribeca.
Gli Anni Sessanta tornano anche con la rivincita dei tessuti (tende e tappeti, in tempi recenti quasi dimenticati) e della carta da parati, grazie alla possibilità di personalizzarne l'effetto scenico grazie all'uso di software e di plotter a grande formato: non solo pattern geometrici e texture colorate, ma anche disegni floreali e naturali (anche noi di Fossati per lo stand del MADE 2019 abbiamo ceduto al fascino di un misterioso bosco di betulle...); anche le piastrelle - di dimensioni sempre più grandi, ormai arrivano a coprire l'intera parete! – possono essere decorate con serigrafie sempre diverse e persino gli accessori come i vasi prodotti con le stampanti in 3D.
Raffinato e anticonformista, eccentrico e mediterraneo, per alcuni può essere l’anno del design spagnolo, che predilige la pittura vivace e cubica dei suoi maestri (Picasso su tutti), colori caldi e solari (addio alle tinte pastello, è il turno delle tinte forti e vivaci), forme sinuose e organiche.
Nelle città più grandi e nei contesti metropolitani ecco invece il cosiddetto Neo Palazzo, legato all'atmosfera private e alla tradizione borghese e cittadina ma aperto alla modernità, curioso ma essenziale, con pezzi preziosi fuori dal tempo che onorano i materiali nobili e raffinati (marmi lucidissimi, velluti dai colori tenui, cristalli, ori, ottoni, metalli bruniti) come i capolavori dei maestri del design milanese del dopoguerra o l’Art Deco anni Venti (colori accesi e fantasie bizzarre).
Arch. Giovanni Battista Menzani